Il Servo di Dio
I Sacerdoti dell’Istituto Secolare Sacerdoti del Sacro Cuore, a cui don Agostino era legato con i voti, il 10 novembre 1988, iniziarono a pensare ad un’eventuale Causa di Beatificazione.
All’esecutore testamentario, Don Agostino affidò il 13 ottobre del 1988, il testamento olografo, dove scriveva, nell’ultimo punto: “Affido l’esecuzione di quanto sopra al carissimo amico Don Ciro Cocozza, pregando di provvedere a distruggere i miei quaderni personali e il diario personale dopo il discreto uso che intende farne.”
Nel Messaggio del Cardinale Crescenzio Sepe ai Sacerdoti e al Popolo Santo di Dio di Ponticelli, inviato in occasione della presentazione della nuova Postulazione, per la fase romana della Causa, l’Arcivescovo afferma: “Fin dal mio arrivo a Napoli, venni a conoscenza della figura di Don Agostino Cozzolino attraverso i racconti e le testimonianze di tanti Sacerdoti che lo avevano avuto compagno di Seminario e, poi, punto sicuro di riferimento nel presbiterio, soprattutto come direttore spirituale e confessore. Successivamente, nel corso delle mie numerose visite a Ponticelli, ho potuto toccare con mano quanto sia viva e grata la memoria di questo “Buon Pastore”, che ha guidato la Comunità parrocchiale di Santa Maria della Neve per ben 28 anni. Mentre si concludeva l’Anno Sacerdotale (2009-2010), fu proprio Don Ciro Cocozza, a nome anche dei Parroci e dei sacerdoti di Ponticelli e, facendosi interprete di un comune desiderio del Popolo di Dio, a presentare la richiesta che fosse istruita la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Don Agostino Cozzolino. Accolsi con compiacimento la petizione che mi veniva consegnata, dando mandato all’Ufficio competente di iniziare l’iter abituale della pratica, dopo aver consultato i Vescovi della Campania e ottenuto il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi”.
Si apriva così, un lungo e delicato lavoro di studio dei diari, dei quaderni spirituali, degli appunti e delle omelie di Don Agostino, diligentemente raccolti, ordinati e trascritti.
Nel contempo, venivano interrogati i testimoni. Si è giunti finalmente alla celebrazione del 12 giugno 2017, al termine del quale, il Cardinale Crescenzio Sepe, dichiarava conclusa l’inchiesta diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, Agostino Cozzolino.
Il 14 novembre successivo, una delegazione spontanea di Sacerdoti di Ponticelli, a nome dell’Arcivescovo, consegnava alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano, la suddetta documentazione, mettendo nelle mani della Chiesa Universale lo studio sulla vita, le virtù e la fama di santità di Don Agostino.
È da notare, lo stile di un ministero sacerdotale singolare, per virtù, che rendono il Servo di Dio, un esempio di vita interiore animata da una fede profonda, sostenuta da una salda speranza e alimentata da un’ardente carità, vissuta nella preghiera e nell’adorazione eucaristica, in spirito di povertà, obbedienza, castità, umiltà e pietà, nell’amore totale al Signore e alla Madonna, nel compimento generoso e fedele del ministero pastorale verso quanti erano affidati alle sue cure.
Egli ha cercato solo Dio e la sua gloria, e ha vissuto desiderando di essere tutto di Gesù e del popolo. Pastore saggio e guida attenta, la sua vita è stata una vera realizzazione del sacerdozio nella santità.